NOLEGGIO DI TERMOCAMERE PROFESSIONALI tipo:
Flir T 365 - Flir T440 - Flir T 640 Flir T 1020 - Flir P 660
Flir X6900sc
NOLEGGIO DI TERMOCAMERE PROFESSIONALI tipo:
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Misurate ciò che è misurabile e rendete misurabile ciò che non lo è. (Galileo Galilei)
Non esiste nulla fino a che non viene misurato. (Niels Henrik David Bohr)
Servizi
A TERMOGRAFIA INFRROSSA CND E’ UNA ALLEATA DELLA CERTIFICAZIONI
ENERGETICA
Il Certificatore rilascia attestati di CERTIFICAZIONI ENERGETICHE su edifici, case, appartamenti e costruzioni edili in generale. La figura del certificatore energetico è direttamente responsabile, attraverso l’emissione dell’attestato di certificazione energetica, della classificazione attribuita ad un edificio in conformità alla normativa UNI / TS 11300 e all’errata corrige 11300-1, certificato dal Comitato Termotecnico Italiano (certificato n° 003 del 31/08/2009) e in linea con la normativa vigente (Legge 10/91, D.P.R. n. 412/93, D.Lgs. 192/2005 aggiornato e modificato dal D.Lgs. 311/2006, D.Lgs. 115/2008 D.P.R. 59/2009 e D.M. 26/06/2009 linee guida nazionali per la certificazione energetica) in materia di contenimento del consumo energetico degli edifici e con la Finanziaria 2008 e D.M. 19/02/2007 aggiornato dal D.M. 07/04/2008 e D.M. 26/01/2010.
Legge 10/91
La legge 10/91 è una legge della Repubblica Italiana. S’intitola "Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia".
Nasce con l’intento di razionalizzare l’uso dell’energia per il riscaldamento; nonostante già negli anni ottanta ci fossero linee di pensiero che convergevano verso questa direzione, questa è la prima legge che mette una pietra miliare su quella che sarà in futuro tutta la politica del risparmio energetico. La legge è la n. 10 del 9 gennaio 1991 ed è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale G.U. 16 gennaio 1991, n. 13.
Questa legge (come la legge 46/90 sostituita dal DM 37/2008) si propone di regolamentare il settore termotecnico.
Nel contesto di un piano energetico nazionale, il legislatore comincia a dividere l’Italia per aree geografiche, in zone climatiche classificandole con periodi precisi di esercizio (A, B, C, D, E, F): ogni periodo prevede determinate temperature. Le zone climatiche sono classificate anche in base alle velocità dei venti, con coefficienti di esposizione.
Il DPR 412/93 e il DPR 551/99 sono due decreti che regolamentano l’attuazione di questa legge e disciplinano i vari calcoli, tra cui quello del fabbisogno energetico normalizzato (FEN), facendo riferimento a molte norme UNI, tra cui UNI 5364, UNI 8065, UNI 9182, UNI CIG 7129 etc.
In particolare:
La legge propone un percorso per la valutazione del bilancio energetico invernale di un edificio in cui vi sono apporti di calore e dispersioni di calore: la loro somma algebrica rappresenta il bilancio energetico. Per far sì che questo bilancio sia attivo (cioè l’interno dell’edificio sia più caldo dell’esterno) è necessario spendere dell’energia (primaria) per ottenere una determinata temperatura prefissata (21 °C).
La legge impone anche la verifica della "tenuta" dell’isolamento di pareti e tetto al fine di non disperdere calore inutilmente: l’obiettivo è proprio quello di mantenere il più possibile il calore senza disperderlo, per risparmiare energia.
Un ulteriore punto in cui la legge è molto rigorosa è il rendimento: al di sotto di certi valori non avviene il risparmio energetico prefissato.
La legge 10-91 impone di redigere a cura di un professionista una relazione tecnica da depositare nel comune dove ha sede l’edificio in quattro copie (una di solito viene restituita timbrata). Sono soggette tutte le abitazioni; per quelle di nuova costruzione la relazione va redatta e consegnata prima dell’avvio dei lavori di costruzione.
Nel 2005, recependo la direttiva europea 2002/91/CE, è stato emanato il Decreto Legislativo 19.8.2005, n. 192 che pone limiti al valore del fabbisogno di energia primaria, espresso in kWh/m2 anno. Tale decreto rende ancora più rigida la redazione delle relazione tecnica da depositare in comune prevista dalla legge 10-91 poiché i calcoli si dovranno fare anche per il periodo estivo; con questa legge comincia a nascere l’idea di edificio certificato sotto il profilo energetico (ad Es. come gli Elettrodomestici)
A partire dal 2 febbraio 2007 è entrato in vigore il Decreto legislativo n.311 contenente disposizioni correttive ed integrative al Dlgs n. 192.
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La Termografia Infrarossa CND è una tecnica ispettiva di sicuro interesse alla figura del certificatore energetico. Per calcolare il valore U (Trasmittanza Termica) di pareti o coperture indicato nelle certificazioni, suddetta figura può avvalersi di software appositamente sviluppati (che non danno garanzia di risultati oggettivi), oppure utilizzare adatti strumenti di misura che determinano in maniera precisa i valori di U (Trasmittanza Termica) si utilizza il (termoflussimetro). Misure da effettuarsi in che punto della parete o copertura? E’ in questo momento che la Termografia Infrarossa CND diventa alleata del Certificatore Energetico. Condurre misurazioni precise ed oggettive (in materia di efficienza energetica), significa individuare preventivamente zone energicamente critiche (con importanti scambi termici), ed in quei punti misurare il valore U (Trasmittanza Termica).
L’unica tecnica ispettiva che permette di rilevare preventivamente suddette aree è la Termografia Infrarossa CND. Ecco che gli attestati di certificazioni energetiche emessi sulla base di misure affidabili e precise, devono avvalersi della Termografia Infrarossa CND tramite l’ausilio di idonee termocamere.
Una valutazione completa e precisa è ottenibile solo grazie all’utilizzo sinergico di tre tecnologie, la cui implementazione è convalidata dalle normative:
UNI EN 13187
UNI EN 1934
UNI EN 13892
1) LA TERMOGRAFIA INFRAROSSA CND: Tecnica qualitativa all’infrarosso, che permette una valutazione veloce, precisa e non invasiva CND (Controllo Non Distruttivo) delle dispersioni energetiche dall’involucro dell’edificio; normativa di riferimento: UNI EN 13187.
2) LA TERMOFLUSSIMETRIA Tecnica quantitativa, che permette di determinare con esattezza il valore della trasmittanza della muratura, applicando la tecnologia alle aree disperdenti, individuate dall’ispezione termografica; normativa di riferimento: UNI EN 1934.
3) IL BLOWER DOOR TEST: Tecnica che permette di individuare e di misurare la permeabilità all’aria degli edifici, o di parte di essi; normativa di riferimento: UNI EN 19892
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